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Terra
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Terra

Fontorfio

Amo sulla tavola, quando si conversa,la luce di una bottiglia di intelligente vino...
...e impari l’uomo oscuro, nel cerimoniale del suo lavoro, e ricordare la terra e i suoi doveri,
a diffondere il cantico del frutto. Pablo Neruda

Fontorfio

Fontorfio è un’antica fonte posta ai piedi delle vigne e della casa che anni fa decidemmo dovesse essere il luogo in cui trascorrere i futuri anni della nostra vita. Fontorfio è a Cossignano, piccolo borgo medievale dell’entroterra marchigiano a metà strada tra i monti Sibillini ed il mare. Un paese che ha vissuto da sempre di agricoltura e Fontorfio era una azienda agricola che coltivava ulivi, cereali, uva, produceva vino ed allevava bestiame.  Qui siamo giunti anni fa, e qui stiamo continuando il lavoro dei vecchi contadini, mantenendo i loro metodi di lavorazione, essenzialmente manuali, senza utilizzo di moderne meccaniche, senza chimica e con l’intento di preservare il territorio.  

Casa

Casa

La casa sul confine della sera oscura e silenziosa se ne sta. Respiri un'aria limpida e leggera e senti voci forse di altra età. La casa sui confini dei ricordi la stessa come tu la sai e tu ricerchi là le tue radici se vuoi capire l'anima che hai. Francesco Guccini - Radici

Il casolare si trova nel punto più alto della proprietà ed è costruito in parte sopra un antico forno usato per cuocere i mattoni. Alcune parti della costruzione  hanno qualche centinaio d’anni e tutta la costruzione ha subito diverse trasformazioni ospitando molte famiglie nel corso dei secoli. Sappiamo che vi hanno dimorato diverse famiglie di mezzadri anche contemporaneamente. Durante la ristrutturazione sono state trovate diverse porte e finestre murate e siti di vecchi camini. Il piano terra al nostro arrivo era adibito in parte a cantina ed in parte a stalla che aveva anche un accesso con una botola dai locali superiori.

Cantina

Cantina

7

IBU

17' p

Nella nostra cantina non utilizziamo lieviti selezionati, non utilizziamo pratiche enologiche sofisticate, niente filtrazioni. L'uso della solforosa è ridotto al minimo indispensabile ed in qualche caso è nullo.  

Vino

Cossineo

Bianco prodotto da uve pecorino proveniente da una vigna impiantata nel 2007 con una esposizione Nord-Est, ottimale per questo vitigno. Il terreno è scosceso, come quasi tutti i nostri terreni ed ha una composizione a strati frutto dei movimenti e sedimentazioni del terreno avvenuti in milioni di anni: la parte più alta è composta da limo, qui le piante sono più vigorose e danno frutti più grandi e danno la portante della produzione. La parte centrale è molto argillosa ed è quella che da corpo al vino. La parte bassa è sabbiosa e da uve più aromatiche. Da questo mix di terreni nasce Cossineo, bianco di struttura capace di tener testa ai rossi. Vino potente e spigoloso in gioventù, da il meglio di se dopo il primo anno con buone capacità di invecchiamento anche di diversi anni. Per questo motivo viene messo in commercio in media dopo due anni dalla vendemmia e qualche annata viene venduta anche dopo qualche anno di invecchiamento.

L'uva viene vendemmiata solitamente tra la fine di agosto e la prima decade di settembre in quanto presenta una elevata presenza di zuccheri rispetto ad altre varietà. La raccolta anticipata porta ad avere anche una acidità elevata che nel tempo si rivela però una caratteristica positiva che dona freschezza e gradevolezza al vino bilanciando la gradazione alcolica. Non filtrato.

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Uvaggio: Pecorino con l'aggiunta di Passerina in alcune annate.

Cossineo
Etichetta Moncarda

Moncarda

Bianco prodotto da uve pecorino proveniente dalla stessa vigna utilizzata per il Cossineo. Le uve utilizzate per Moncarda sono raccolte tardive. La vinificazione avviene sulle bucce per qualche giorno; il vino ottenuto viene poi lasciato sulle fecce fini per più di un anno; successivamente affina per sei mesi in botti di frassino e per sei mesi in botti di acacia. 

Da questa vinificazione nasce Moncarda un bianco dal colore ambrato da considerare quasi come un rosso, molto morbido, da abbinare a cibi saporiti e speziati anche di carne. Non filtrato.

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Uvaggio: Pecorino

Rosé ottenuto da uve montepulciano. 

Rosato fresco e fruttato. Estivo, da bere fresco. 

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Uvaggio: Montepuciano.

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Gaio Mario

Gaio Mario

Pablo

Pablo

Vino bianco della tipologia "orange". Può essere prodotto sia da uve pecorino che da passerina o da mix dei due vitigni.

Viene lasciato mecerare sulle bucce per tutto il periodo della fermentazione o anche più. Sosta sulle fecce da tre a sei mesi con continui batonage prima dell'imbottigliamento. Non filtrato. Riposa poi in bottiglia da uno a tre anni. 

Uvaggio: Pecorino e/o Paserina

Castello di Marte

Vino rosso ottenuto da uve montepulciano provenienti da una vigna esposta a sud e per questo chiamata "Solagna". La vigna ha un terreno argilloso con una parte sabbiosa, piantata nel 2008 utilizzando due varietà di montepulciano. In alcune annate può avere una piccola percentuale di Sangiovese proveniente da una vigna limitrofa.  Raccolto tra metà settembre ed metà ottobre,  rimane sulle bucce per tutto il periodo della fermentazione e sulle fecce fini per almeno tre mesi.  Non filtrato. Non fa legno, riposa prima per quasi un anno in botti d'acciaio poi in bottiglia mediamente per un anno a seconda dell'annata. 

Uvaggio: Montepulciano

Castello di Marte

Salomé

Salome

La nostra riserva. Viene prodotta solo nelle annate favorevoli utilizzando le uva di una piccola vigna posta nella sommità della collina di Fontorfio da piante di montepulciano dello storico clone R7. Il terreno è un mix di argilla e sabbia e questo da un vino strutturato, ricco di colore ed aroma caratteristico. Tannino ed acidità per un lungo invecchiamento. Infatti, dopo qualche mese in acciaio sosta per almeno un anno in barrique e poi matura in bottiglia almeno un anno, ma possono diventare molti di più. Non filtrato.

 

Uvaggio: Montepulciano

Cuprense 22

Intestazione Cuprense 22

Cuprense 22 e il nostro spumante "col fondo" prodotto per la prima volta nell'annata 2013. Vengono utilizzate uve Passerina, Pecorino e Montepulciano vinificato in bianco. La loro presenza e la percentuale varia a seconda delle annate. Le vigne di Passerina e Pecorino sono rispettivamente del 2010 e del 2007 mentre la vigna del Montepulciano è una vigna che ha più di vent'anni orientata a est, poco adatta ai rossi se non nelle annate più calde ma ottima per rosati e vinificazione in bianco. Argilla e sabbia il terreno. Raccolta tra fine agosto ed i primi di settembre. Rifermentato un anno dopo la prima fermentazione e dall'annata 2017 questa operazione viene effettuata con il mosto in fermentazione dell'annata successiva. Viene poi messo in commercio non prima di aver passato molti mesi sui lieviti. 

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Uvaggio: Passerina, Montepulciano in quantità variabile a seconda dell'annata e vinificato in bianco. Aggiunta di Pecorino in alcune annate, di solito ne viene utilizzato il mosto per la rifermentazione.

Paparazzo 1718

Etichetta paparazzo

Paparazzo è uno spumante rosè "col fondo" prodotto con uva Montepulciano, la stessa utilizzata per produrre una parte del Cuprense 22. La rifermentazione avviene con l'aggiunta del mosto prelevato dalla pressatura dell'anno successivo. La sigla 1718 sta ad indicare appunto la presenza di due annate: 2017 per la base e la 2018 per la rifermentazione. Il terreno è a prevalenza sabbioso con parti di argilla e limo. Raccolta a fine agosto 2017 per la base ed a fine settembre 2018 per la rifermentazione. Riposa poi per diversi mesi dando il meglio di se dopo un un anno dalla rifermentazione. Non viene sboccato. Si consiglia di capovolgerlo delicatamente una mezz'ora prima di consumarlo e riporlo in frigorifero coricato, il modo da distribuire i lieviti. 

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Uvaggio: Montepulciano 100%

Ortensia

Ortensia

Il vino rosé è stato sempre la nostra passione e lo abbiamo prodotto sin dall'inizio perché è un vino non banale che da freschezza e piacevole beva. Con Ortensia abbiamo voluti realizzare anche una versione spumante metodo classico. Come per il nostro rosato fermo la base è il rosé  Montepulciano con l'aggiunta di Sangiovese rosé in alcune annate. La vigna di provenienza è la stessa del Cuprense 22 ovvero una vecchia vigna di Montepulciano e Sangiovese esposta ad Est. Come per il Cuprense le basi spumante vengono rifermentate nell'estate successiva alla vendemmia e dall'annata 2017 utilizzando il mosto in fermentazione della vendemmia successiva. Rimangono sui lieviti almeno per 18 mesi prima di essere sboccate. La sboccatura viene fatta in periodi diversi per cui si possono avere anche bottiglie con permanenze sui lieviti superiori ai due anni.

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Uvaggio: Montepulciano con l'aggiunta di Sangiovese in alcune annate.

Dove siamo
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